NUOVE DISPOSIZIONI PER IL CONTO TERMICO

indexLe modifiche introdotte. L’art. 22 (legge 11 novembre 2014 n. 164, di conversione del decreto legge 133/2014), riporta il sistema di incentivazione per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per quelli di efficientamento energetico di immobili di piccole dimensioni. Secondo quanto previsto, il MISE dovrà predisporre un decreto entro il 31 dicembre 2014 che preveda l’aggiornamento del sistema di incentivazione, puntando ad una semplificazione radicale delle procedure per l’accesso alle agevolazioni (anche predisponendo apposita modulistica online) e dando la possibilità di usufruire degli incentivi riservati alla pubblica amministrazione, anche alle cooperative di abitanti o ai proprietari/assegnatari di edilizia popolare.

I beneficiari. Ricordiamo che il sistema di incentivi si rivolge a due categorie di soggetti e cioè le amministrazioni pubbliche da una parte e i soggetti privati, intesi come persone fisiche, i condomini e i soggetti titolari di reddito di impresa o agrario dall’altra e sono attuabili per interventi che:
– favoriscano la produzione di energia termica da fonti rinnovabili (sostituzione o nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar-cooling per la produzione del freddo);
– incrementino l’efficienza energetica sia dell’involucro edilizio esistente (coibentazione delle pareti e delle coperture, sostituzione dei serramenti, installazione di schermature solari), sia degli impianti termici con la sostituzione di quelli esistenti per la climatizzazione invernale con impianti ad alta efficienza (caldaie a condensazione).

Un nuovo monitoraggio. Inoltre, come indicato nel comma 2 dell’art. 22, il Ministero dello Sviluppo Economico si preoccuperà di eseguire, entro il 31 dicembre 2015, un monitoraggio del nuovo Conto termico, modificato sulla base delle nuove disposizioni indicate nel comma 1; in virtù dei risultati ottenuti, lo stesso MISE potrà eventualmente prevedere l’adozione di un nuovo decreto correttivo che consenta di migliorare il sistema, rendendolo più efficace e darne rapporto alle Commissioni Parlamentari competenti.

Tutela dell’ambiente. Dal luglio scorso, il MISE ha pubblicato online il PAEE 2014, Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica, un vero e proprio rapporto sulla situazione dei costi energetici del nostro paese (sia privati che aziende), sul livello di autonomia energetica (che vede ancora un alto tasso di importazione), sui risultati in tema di efficientamento energetico, con analisi degli strumenti normativi, attuativi e incentivanti, nonché sugli obiettivi futuri del 2020 (previsti dal D.Lgs. 102/2014, di recepimento della Direttiva UE 27/2012): l’Italia, infatti, punta ad una riduzione drastica di energia finale, abbattendo i consumi di circa il 24% rispetto alla media europea, ad un risparmio di circa 8 miliardi di euro annui per l’importazione di combustibili fossili, oltreché ridurre le emissioni annue di CO2.
E per far sì che queste misure programmatiche si concretizzino, il PAEE indica le procedure già introdotte in termini di risparmio energetico:

  • il regime obbligatorio di efficienza energetica dei certificati bianchi (CB), i cd. Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per la certificazione dei risparmi energetici negli usi finali di energia; le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del parco edilizio (misura del 65%);
  • il conto termico, così come riportato nell’art. 22 dello Sblocca Italia;
  • altre misure come ad esempio gli eco-incentivi per le auto.

Secondo le stime riportate nel PAEE, tali misure permetteranno di conseguire il target obbligatorio di risparmio energetico cumulato negli usi finali al 2020, determinato in base alla metodologia di calcolo così come indicato nell’art. 7 della Direttiva 2012/27/UE.

Fonte: Sole24h